Scritture
Il luccichìo delle brillantine
di Carlo Vulpio
Ma Ivan e Sara, che hanno uno e quattro anni, restano incantati, la sera, quando guardano attraverso i vetri delle finestre quelle che loro chiamano le «brillantine». Il luccichìo delle polveri minerarie che danzano nell'aria li ipnotizza e quando non fa freddo, in primavera e in estate, vogliono uscire fuori, sul balcone, per ammirare lo spettacolo e catturare con le mani un po' di brillantine volanti. Sono quelle le loro lucciole.
La sera però è il momento più bello ma anche il più infimo per lasciarsi tentare dalle brillantine, perchè con il buio il «drago» sbuffa a pieno regime e star troppo tempo fuori non si può, fa male soprattutto ai bambini. Rosalinda lo sa, glielo dicono ogni giorno i suoi amici e conoscenti, che la aggiornano sui nuovi casi di leucemia scoperti nel quartiere.
Tratto da "La città delle nuvole" di Carlo Vulpio (Edizioni Ambiente, Milano, 2009)
Carlo Vulpio è un giornalista e scrittore nato ad Altamura (Ba). Ha collaborato con diverse testate tra le quali L'Espresso, Avvenimenti, l'Unità e Corriere della Sera. Per quest'ultimo si è occupato di grandi fatti di cronaca e di inchieste in Italia e all'estero. Ha scritto i libri Roba Nostra (premio "Rosario Livantino 2009) e La città delle nuvole. Viaggio nel territorio più inquinato d'Europa, che racconta i profondi conflitti tra salute e lavoro della città di Taranto.