Scritture
Cronache dalle Officine tarantine
di Gianmario Leone
Questi ragazzi hanno mostrato ancora una volta di avere coraggio ed idee chiare. Di badare al sodo. Di voler sfidare la politica e la classe dirigente di questa città sul campo, non in rete o sui social network. Ci mettono la faccia. E molti di loro sono tornati dopo le esperienze universitarie e lavorative al Nord. Una dimostrazione unica di amore e appartenenza al territorio. Dunque, che si torni alle assemblee pubbliche. Che i giovani di questa città inizino a sentirsi davvero protagonisti e cittadini di Taranto. Che ci si riappropri di tutto ciò che ci appartiene, senza se e senza ma. Che si dia sfogo e spazio a tutte le idee positive e praticabili, specie le più concrete ed immediate. Che ognuno ci metta del suo. Seriamente e con tanta voglia di fare. Bisogna svecchiare e mandare a casa tutta quella gente che oggi in ogni settore sta tentando penosamente di riciclarsi. Questi sono i fatti. Impariamo a distinguere i fatti dalle chiacchiere. Del resto, così come avviene in natura, se la maggioranza si darà da fare, la selezione sarà naturale. E chi ancora oggi va dietro alle chiacchiere inseguendo un proprio tornaconto personale per rinsaldare e rinfocolare il suo ego, prima o poi si ritroverà da solo. Il tempo e la storia sono dalla nostra parte. Tutto il resto conta zero. “Per capire e raggiungere ciò che vuoi comincia a scartare ciò che non vuoi” (Mark Twain, Florida, 30 novembre 1835 – Redding, 21 aprile 1910).
Gianmario Leone è direttore del quotidiano giornalista TarantoOggi e collabora con Il Manifesto.