Il film
SINOSSI
Buongiorno Taranto
Storie ai confini della realtà
Un film realizzato insieme agli abitanti della città più avvelenata d'Europa
Con la partecipazione di Michele Riondino
Buongiorno Taranto, storie ai confini della realtà dalla città più avvelenata d'Europa, è un film documentario di Paolo Pisanelli prodotto dalla cooperativa sociale Big Sur e l'associazione OfficinaVisioni e sostenuto dall'Apulia Film Commission.
UN CINE-OCCHIO RADIOFONICO SULLA CITTÀ
È un viaggio attraverso le tensioni e le passioni di una città immersa in una nuvola di smog. Le rabbie e i sogni dei suoi abitanti sono accompagnati dalla cronaca di una radio nomade e intermittente, che ogni mattina in diretta dalla città vecchia saluta i radioascoltatori: "Buongiorno Taranto!". è una radio strampalata, fatta di parole, musica e tante immagini, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra rumori alienanti e odori irrespirabili. Un viaggio sur-reale accompagnato da esplosioni di bellezza sommersa e ipnotici tramonti sul lungomare.
Due speaker, un uomo e una donna, rincorrono la cronaca cittadina, la raccontano dai luoghi più impensabili e appena è possibile condividono sul web informazioni e pensieri. La voce della radio si fonde con i suoni e i rumori della città, passando da un brano rock al rumore di un altoforno in piena attività, da una sperimentazione elettronica degli Invidia Project al richiamo di un venditore di pesce nel mercato della città vecchia, dal coro di ultrà rossoblù fino alla banda in processione dietro i Santi Medici, dalla lista dei veleni e dei dati sulle morti per tumori alle poesia del tarantino Angelo Lippo, fino alle note di una fisarmonica sulle rive inquinate del mar Piccolo.
AI CONFINI DELLA REALTÀ
La città di Taranto è un luogo ai confini della realtà, in cui le case sono tinte di rosa diossina, il verde è inaccessibile perché troppo inquinato e neanche i morti possono trovare riposo in un cimitero troppo contaminato per accoglierli.
Per comunicare al meglio questa condizione surreale, le immagini del film sono un flusso continuo ed eterogeneo, un ribollire di stacchi veloci e piani sequenza generati da macchine diverse che fissano le azioni di una città sospesa, che rischia di dare fuoco a una rivolta. è una sorta di Taranto calling dal ritmo travolgente che intesse un patchwork di immagini di qualità differenti, secondo il tipo di connessione che si riesce a stabilire con le cose che accadono: Full HD, HDV, DVcam, riprese col cellulare, videocamere di controllo, immagini sgranate scaricate da internet, 35mm e 16mm di vecchi documentari in bianco e nero, Super8 di film di famiglia, fotografie e cartoline...
ALLA RICERCA DELLA BELLEZZA SOMMERSA
Finora la videocamera di Buongiorno Taranto ha fatto incursione tra i sipari del teatro CREST che da anni lavora nel centro storico della città con interventi culturali e sociali, ha immortalato le performance di Tommaso il pirata che vive nel quartiere Tamburi e partecipa a tutte le manifestazioni, ha ripreso le prove della band dell'attore tarantino Michele Riondino, ha seguito cortei, assemblee, processioni, mercati e sguardi, ha catturato suoni di fabbrica e visioni di nuvole nere, esplorando luoghi e territori, incontrando persone, raccogliendo narrazioni. Il ruolo di un filmaker può essere quello di una sentinella che protegge i luoghi con lo sguardo e racconta le trasformazioni e le dinamiche sociali. Se filmare i luoghi vuol dire prendersene cura, Buongiorno Taranto lo fa anche attraverso parole e musiche, strumenti di protezione e di scoperta della bellezza nascosta o perduta della città ionica.
Le riprese del film iniziano a luglio 2012, quando la bufera giudiziaria e il conseguente blocco della produzione dell'impianto siderurgico dell'Ilva ha scatenato le proteste e le speranze di tanti tarantini. Si è acceso un faro su una questione che esiste da decenni, ma che solo nell'ultimo anno è esplosa in tutte le sue contraddizioni.
Buongiorno Taranto nasce per rispondere a un'urgenza, quella di raccontare la realtà utilizzando la telecamera e dare voce a quello che accade.
A novembre 2012 l'Apulia Film Commission attraverso il National Film Fund III ha scelto di sostenere il progetto con un importo di 20.000 euro.
Buongiorno Taranto è una produzione dal basso e per completare la fase di post-produzione è necessario un contributo collettivo di 5.000 euro.
IL REGISTA
Paolo Pisanelli
Si è laureato nel 1993 in Architettura e nel 1996 ha conseguito il diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia seguendo i corsi di fotografia tenuti da Giuseppe Rotunno.
Successivamente ha lavorato come fotoreporter e fotografo di scena per diverse compagnie di teatro e di danza. Dal 1995 si dedica alla regia di documentari che ha presentato a festival nazionali e internazionali ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
Nel 1998 è stato tra i soci fondatori di Big Sur, cooperativa indipendente di produzioni cinematografiche e laboratorio di comunicazione.
È ideatore e direttore artistico de "La Festa di Cinema del reale", manifestazione giunta alla sua decima edizione, ed è stato responsabile del Laboratorio Cinema del Centro Diurno di via Montesanto,71 a Roma.
Ju tarramutu è il titolo del suo ultimo documentario, girato a L'Aquila, che racconta le vicende umane, sociali, ma soprattutto la speculazione mediatica attorno ad esse, nei mesi successivi al terremoto dell'aprile 2009.
Tra i film realizzati: Il Sibilo lungo della Taranta, Il teatro e il professore, Roma A.D.000, Nella prospettiva della chiusura lampo e Don Vitaliano.